Cari Genitori,alcune famiglie hanno chiesto chiarimenti in merito alla possibilità di accogliere i loro figli “in presenza” nelle nostre strutture, in quanto lavoratori del comparto sanitario o di attività economiche ritenute essenziali dal DPCM 25.03.2020 (nonché per altre generiche esigenze, legate all’attività lavorativa di entrambi i genitori). 

Con l’ordinanza n. 714/2021 Regione Lombardia ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, con esclusione di quelle che erogano servizi ai bambini nella fascia 0-36 mesi. La chiusura è prevista dal 5 marzo al 14 marzo 2021.

Con Faq del 5 marzo 2021 Regione Lombardia ha precisato la possibilità di erogare servizi educativi “in presenza” per i figli delle categorie “sanitarie”, come indicato dal Ministero dell’Istruzione lo scorso 5 novembre, per effetto del DPCM del 3 novembre 2020. Tale chiarimento è successivo alla nota del Ministero dell’Istruzione del 4 marzo u.s., con la quale è stata ricordata l’attualità del Piano Scolastico 2020-2021 e si conclude con la precisazione che tali indicazioni si applicano all’ordinanza regionale n. 714/2021 “compatibilmente con le condizioni organizzative dei singoli istituti nonché nel rispetto dell’autonomia scolastica”. 

L’Ufficio Regionale Scolastico per la Lombardia, con nota del 4 marzo u.s., ha ricordato la possibilità di svolgere attività didattica “in presenza” per le categorie di cui sopra, secondo quanto stabilito dal DPCM del 2 marzo u.s. (che non riguarda la scuola per l’infanzia, ma gli istituti in cui è prevista la didattica a distanza quale alternative alle lezioni in presenza). Considerato che il nostro Ente è una scuola paritaria di diritto privato e conserva la più totale autonomia organizzativa rispetto alla scuola pubblica, siamo comunque vincolati a una corretta lettura dei dati normativi e regolamentari a disposizione, tanto da escludere la possibilità di riservare attività in presenza nella scuola per l’infanzia. Premesso, infatti, che il principio di uguaglianza esclude la possibilità di discriminare i servizi in base all’attività lavorativa dei genitori, è possibile l’attività in presenza laddove si può erogare il medesimo servizio con la didattica a distanza: non è certo il caso dei nostri bambini. Precisiamo, inoltre, che non è possibile un’interpretazione più favorevole alle famiglie, in merito a disposizione emanate con finalità di contrasto all’emergenza sanitaria. Con l’occasione, anticipiamo alle famiglie con figli con disabilità che non esiste alcuna forma di inserimento “in presenza” che possa portare all’auspica inclusività, nel momento in cui non possono partecipare all’attività educativa quotidiana anche i bambini che concorrono alla loro crescita psico-emotiva del minore.Nonostante una serie di indicazioni contradditorie, veicolate impropriamente sulla stampa e sui social, la determinazione assunta dal nostro Ente ha trovato infine riscontro in quanto precisato dal Ministero dell’Istruzione con nota del 7 marzo u.s., pubblicata dall’Ufficio Regionale Scolastico per la Lombardia in pari data. 

Auspichiamo un miglioramento della situazione sanitaria e, comunque, in un ripensamento da parte di Regione Lombardia sulla chiusura delle nostre scuole.

Vi invitiamo, inoltre, a verificare le comunicazioni di posta elettronica, in merito all’ingresso in struttura dei bambini per il prossimo 15 marzo. 

Cordiali salutiCausa Pia Asilo InfantileIl Presidente – Gianfranco Asnaghi